• PINOT NERO: UNA GARANZIA SEMPRE

    Parlando di Pinot nero la prima parola che sicuramente si abbina facilmente è eleganza.

    Il Pinot nero è un vitigno estremamente delicato, soffre il freddo e patisce l’eccessivo caldo se privo di ventilazione, per questo la sua cura e la sua crescita dipendono tantissimo dalle mani dell’uomo che se ne prende cura amorevolmente.

    Grappoli piccoli e acini piccoli racchiudono un nettare davvero speciale che si può lavorare in tante diverse modalità per ottenere prodotti straordinari e dall’eleganza riconoscibile.

    Il Pinot nero che fa passaggio in barrique assume un carattere molto definito e riesce a creare un binomio interessante di morbidezza e determinazione.

    l vitigno Pinot nero, vinificato in rosso, origina vini poco ricchi in colore, trasparenti, poco tannici e di spiccata acidità, caratterizzati da sfumature fruttate (ribes, mora, lampone, ciliegia, fragola) e floreali (rosa, violetta) da giovani, e note più fini e complesse con l’invecchiamento (cuoio, sottobosco, tabacco, spezie).

    Questo è un vino davvero incredibile che può regalare emozioni e sensazioni davvero diverse ogni volta che lo si beve.

  • #DIVERSAMENTEAROMATICI

    I vitigni aromatici sono una ristretta e ricercata categoria di uve che, come suggerisce l’espressione, sono ricche di sostanze odorose, intense e tipiche, tanto che si conservano anche durante e dopo il processo di fermentazione fino a caratterizzare, in maniera evidente, il profilo aromatico del vino.

    I vitigni aromatici nel territorio del Monferrato sono due e molto riconoscibili:

    il Brachetto d’Acqui ed il  Moscato d’Asti.

    Entrambi hanno dei profumi intensissimi, già camminando nel vigneto, quando l’uva inizia ad essere matura, si possono sentire dei profumi meravigliosi che ritroveremo nello stesso vino prodotto con queste magnifiche uve.

    Noi abbiamo pensato di valorizzare questi vitigni creando dei prodotti “alternativi” che potessero essere da traino per i classici aromatici che normalmente vengono vinificati in versione dolce.

    Quindi con il brachetto abbiamo fatto il nostro super glamour Acqui Brut Rosè, profumatissimo, rosa, elegante e molto accattivante; con il  Moscato abbiamo prodotto la versione Moscato secco, un vino davvero interessante, dai profumi intensi, un vino che riporta all’estate ed alla libertà.

    Vogliamo così creare un vero e proprio tormentone #diversaentearomatici, un modo per raccontare i vitigni autoctoni aromatici in modo giovane, allegro, emozionale e vero.

  • PINOT NERO METODO MARTINOTTI: Non è prosecco

    Perché moltissime persone quando vogliono un bicchiere di vino spumante chiedono “un prosecchino”?

    Ci teniamo quindi a spiegare la differenza tra un Prosecco ed il resto degli Spumanti.

    Intanto partiamo dal presupposto che gli spumanti si dividono in due macrocategorie:

    Spumanti prodotti con Metodo Martinotti o Charmat

    Spumanti prodotti con Metodo Classico o Champenoise

    (ce ne sono altri ma meno famosi e molto più ricercati come il Metodo Ancestrale, ma non soffermiamoci su questo per oggi).

    Il Prosecco non è una terza macrocategoria, ma è un vino bianco a Denominazione di Origine Controllata prodotto in Friuli Venezia Giulia e in Veneto prodotto da uve Glera da disciplinare.

    Quindi cosa significa? Che il Prosecco viene fatto solo in quelle due regioni, è un vino solo di quel magnifico territorio.

    Il nostro Metodo Martinotti quindi non è un prosecco ma un Brut prodotto da une Pinot nero, un’uva molto pregiata e delicata con sentori profumati ed un corpo molto interessante.

    In Piemonte il Brut metodo Martinotti non potrà mai essere un Prosecco.

  • PIC NIC IN VIGNA: vino, natura e relax

    Il Pic nic in vigna è un modo originale per godersi le colline, il vino, la libertà e il relax a stretto contatto con la  natura.

    Perché il Pic Nic?

    Perché è un po’ come tornare bambini, perché è un momento di libertà senza inibizioni e senza costrizioni, perché tutti noi abbiamo bisogno di vivere qualcosa di magico che possa farci sentire bene.

    Il pic nic prevede un cestino refrigerato con all’interno i prodotti tipici del territorio del Monferrato, ovviamente accompagnati da una bottiglia di vino Monteruello a scelta.

    Questa esperienza vi farà innamorare, vi farà sognare e non vorrete più andare via!

  • WINE EXPERIENCE: non solo degustazione

    Cosa significa Wine Experience?

    Wine Experience significa esperienza, significa conoscere il mondo del vino attraverso degustazioni e racconti, significa passeggiare nella vigna e vedere la pianta che cresce, significa farsi raccontare dal produttore perché la terra è di un colore piuttosto che di un altro tra i filari, significa vivere il vino e la sua storia.

    Le degustazioni sono questi appuntamenti fissi che in cantina funzionano molto bene e che ti permettono di vivere la storia e la passione di chi li produce, sono quei momenti di evasione in cui si scappa dalla città e ci si rifugia in campagna proprio per sentirsi liberi in mezzo alla natura.

    Una Wine Experience è qualcosa in più di una semplice degustazione:

    passeggi tra i vigneti, ascolti il rumore del vento, osservi i colori che mutano, annusi i profumi che ogni stagione ti regala, capisci la lunghissima storia che ha un vino e te ne innamori.

  • IL PIANTO DELLA VITE

    L’emozione della vigna che si risveglia, questa è la descrizione giusta per definire il fenomeno del “pianto della vite”.

    Non un pianto di dolore bensì è un grido di vita.

    La pianta si risveglia dopo il riposo invernale e ricomincia il suo ciclo vitale. Le «lacrime» sono delle piccole goccioline di linfa, che risalgono il legno della vite e fuoriescono. Avviene con la ripresa dell’attività delle radici, quando nei vasi legnosi inizia appunto a risalire la linfa. È una sorta di respiro prima della nascita dei nuovi germogli.

    Varia da vitigno a vitigno, ma in generale possiamo dire che è un insieme elementi minerali, composti organici, zuccheri e acidi.

    Appena il sole inizia a scaldare la terra ed i rami infreddoliti dall’inverno, la linfa ricomincia il suo naturale percorso all’interno della pianta.

    Siamo pronti per i prossimi frutti!

  • BRACHETTO D’ACQUI DOCG

    Il Brachetto d’Acqui DOCG è uno dei più antichi e nobili vitigno del Monferrato.

    l grappolo di Brachetto è ricco, con acini sodi di colore rosso scuro, ma la sua peculiarità e la sua ricchezza stanno in ciò che non si vede camminando tra i filari: nel suo alto contenuto zuccherino e nella forte carica aromatica conferita dai terpeni. Percepibile già nel vigneto con il suo inconfondibile profumo di rosa, di mosto, di uva fresca. Essendo così carichi di frutti i grappoli hanno bisogno di molta cura e attenzione in fase di raccolta così da preservare intatti questi preziosi elementi che ritorneranno vivi e gioiosi al momento dell’assaggio.

    Grazie alla sua gradazione alcolica contenuta (6,5%), il Brachetto d’Acqui ben si presta ad accompagnare soprattutto i dessert e la frutta, regalando momenti di vero piacere anche ai palati meno esperti. Ottimo con le fragole fresche o le pesche di stagione: gli aromi ed i profumi della frutta si mescolano a quelli del vino, regalando sensazioni piacevoli ed intensi profumi floreali.

    Il Brachetto d’Acqui è molto apprezzato nella preparazione di cocktail, aperitivi e long drinks, abbinandosi in modo eccellente non solo al gusto dolce, ma anche al salato. Da provare con i formaggi e salumi.

  • ABBINAMENTO VINO CIBO

    Abbinare un vino ad un cibo non è una cosa semplice. Trovare il giusto equilibrio può creare un’esplosione di sapori, può far viaggiare lontano e può emozionare.

    Per l’importanza data oggi alla cucina è inevitabile riuscire ad accostare il vino giusto al cibo che si desidera mangiare. Aldilà del gusto che è sempre strettamente personale, esistono delle considerazioni di base da valutare nella scelta di un vino da abbinare ad un alimento.

    Un vino rosso corposo e strutturato non avrà lo stesso abbinamento di un vino bianco fresco e profumato, ma per la scelta finale dovrà prevalere il gusto soggettivo. Noi abbiamo abbinato il nostro CENTO Monferrato rosso, un blend di Pinot nero e Barbera, ad un favoloso risotto carnaroli mantecato alla toma piemontese, con crema di porri, granella di nocciole tostate e cipolle rosse stufate in purezza nel vino rosso: una vera prelibatezza!

  • LA POTATURA A GUYOT

    La potatura a Guyot è un sistema di allevamento del vigneto di tipo misto o lungo che conserva, cioè, tralci di media lunghezza ed un certo numero di gemme, tra 10 e 20, su un ceppo alto tra gli 80 ed i 100 centimetri.

    Il potatore dovrà, oltre al capo al frutto, lasciare più in basso nel tronco uno sperone con alcune gemme il cui tralcio diventerà il nuovo capo a frutto dell’anno seguente.

    La potatura della vite, così come per la maggior parte delle piante da frutto, ha l’obiettivo di migliorarne la produzione sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo assicurando, nello stesso tempo, alla pianta il corretto equilibrio vegetativo. Nella vite dobbiamo fare attenzione a due differenti aspetti della pianta, comunemente chiamati “capi a legno”, ovvero quelli che indicano i tralci che non producono frutti e “capi a frutto” che, al contrario, sono coloro che producono il grappolo di uva.

  • BENEFICI DEL PINOT NERO

    Numerose ricerche hanno dimostrato che il vino può essere un vero e proprio elisir di bellezza e salute: in particolare il Pinot Nero contiene un’elevata percentuale di resveratrolo, un polifenolo dalle proprietà antinfiammatorie e con la capacità di abbassare la quantità di colesterolo presente nel sangue. E’ utile anche per la cura della pelle, poiché stimola la produzione di collagene, aiutando a ridonarle tono e lucidità e contrastando i segni dell’invecchiamento.

    Il resveratrolo è prodotto naturalmente da parecchie piante, ed è presente nella buccia dell’acino d’uva, in difesa da agenti patogeni quali batteri o funghi. Il suo riconosciuto effetto antiossidante, aiuta il rispristino del microcircolo venoso e il controllo dei radicali liberi.

    È stato dimostrato inoltre come il vino possa aiutare nel funzionamento del metabolismo degli zuccheri in virtù dell’elevata quantità di cromo in esso contenuta: stimolando la produzione di insulina, risulta in grado di prevenire l’insorgere delle malattie diabetiche. Alcune ricerche condotte negli Stati Uniti hanno inoltre dimostrato che l’alcool migliora l’azione ipoglicemizzante dell’insulina, e sono giunte alla conclusione che i soggetti adulti che bevono moderatamente hanno una probabilità del 40% inferiore di ammalarsi di diabete. Ma non solo. Il vino si è rivelato efficace nel favorire aspettative di vita maggiori contribuendo alla prevenzione di numerose patologie se, ovviamente, consumato in dosi moderate.

    Infatti il vino CENTO, che contiene Pinot nero, è stato dedicato ai centenari presenti in grande quantità nel Monferrato.

    Il vino fatto bene è genuino, la qualità fa la differenza.