L’Alta Langa Docg è uno spumante metodo classico millesimato, ottenuto da Pinot nero e Chardonnay coltivati sulle colline piemontesi dell’Alta Langa.
Il Monferrato Astigiano è parte del territorio in cui viene riconosciuta questa docg.
Le caratteristiche dell’Alta Langa sono una grande eleganza di perlage e di sapori, un equilibrio perfetto tra Pinot nero e Chardonnay che creano un gusto delicato ed intenso al tempo stesso.
Monteruello inaugura il suo nuovo prodotto Alta Langa proprio nel mese di ottobre 2023, un vino pregiato che riconosce tutte le caratteristiche del territorio e del disciplinare.
Con questo prodotto potrete provare il Monferrato in ogni bollicina, in ogni sentore e regalare al vostro palato un’esperienza superlativa.
La Caccia al tesoro in vigna è un gioco a squadre pensato per gli appassionati di vino o per chi ha voglia di imparare qualcosa sul mondo del vino. Una giornata in mezzo alla natura, su e giù per i filari dei nostri vigneti di Monteruello, cercando gli indizi nascosti e imparando qualcosa sul nostro territorio del Monferrato Astigiano. Un modo originale e molto coinvolgente di creare squadra divertendosi. Al termine è prevista una degustazione, un vero e proprio percorso enogastronomico che possa arricchire il palato, il cuore e la mente.
Vuoi organizzare il tuo team building? Contattaci e creeremo per te una proposta ad hoc.
Come fare per fare conoscere un vitigno meraviglioso ed un vino così profumato come il Brachetto d’Acqui ai giovani?
E facilmente abbiamo trovato la risposta nella creazione di un cocktail fresco e “alla moda”, un modo per esaltare i profumi del vino Brachetto all’interno di una bevanda da aperitivo.
Il Brachetto Spritz è infatti una versione giovane del Brachetto d’Acqui “mixato” con ghiaccio, campari, acqua tonica al sambuco, arancia essiccata.
Un aperitivo facile da potersi preparare anche a casa, un sapore semplice ma allo stesso tempo deciso, una dolcezza che viene smorzata ma che mantiene viva la sua identità.
Siamo poi passati a proporre la versione più semplice: Brachetto d’Acqui con ghiaccio e fetta d’arancia…un vero successo!
Il vino dei nonni improvvisamente è decollato verso le nuove generazioni, quelle generazioni che vanno aiutate nella scelta di ciò che bevono, gli stessi che si innamorano dei profumi e dell’equilibrio in bocca.
Un mare di colline, dolci o ripide, verdi o selvagge, addobbate da boschi e vigneti:il Monferrato è stato inserito nel Patrimonio Unesco, assieme a Langhe e Roero, per la sua particolarità unica di territorio.
Regione storica del Piemonte, si trova quasi completamente nella provincia di Alessandria e occupa buona parte di quella di Asti. In origine il Marchesato del Monferrato, poi ducato dal 1575, fu un antico stato preunitario del Piemonte meridionale, tra le attuali province di Alessandria, ma anche Asti e in parte anche Torino, Cuneo, Vercelli e persino Savona e e Pavia. Per questo a volte molto lontano dal “classico” Monferrato si trovano borghi e località che riportano “Monferrato” nel nome.
Oggi l’area del Monferrato è delimitata a sud dai corsi del Tanaro, del Belbo e della Bormida e a nord dal corso del Po. Del Monferrato fanno parte il Monferrato Casalese, il Basso Monferrato Astigiano, l’Alto Monferrato Astigiano e l’Alto Monferrato di Acqui, Ovada e Gavi.
Un territorio affascinante, dove la coltivazione dominante è quella della vite, che nelle sue varietà consente un’ottima e pregiata produzione vinicola tipica (barbera, freisa, grignolino ecc.).
Alto e Basso Monferrato
Tra le sottozone del Monferrato ci sono appunto alto e basso Monferrato. La curiosità è che la zona a Sud si chiama Alto Monferrato, e quella a Nord Basso Monferrato. Come mai? La risposta è nei libri di storia: per distinguere tra loro le diverse zone di un territorio così ampio,, nel Seicento si parlava di Monferrato superiore ( le aree verso il fiume Po) e Monferrato inferiore ( quelle verso l’Appennino).
Monteruello si trova nell’alto Monferrato esattamente in mezzo tra Acqui Terme e Nizza Monferrato, nello splendido borgo di Fontanile.
La caccia al tesoro in vigna è nata davvero per gioco, da una passione per questi divertenti “nascondigli” che abbiamo pensato di applicare alle nostre meravigliose colline del Monferrato Astigiano, e nello specifico alle nostre vigne.
Il gioco è pensato per poter raccontare qualcosa di interessante sul vino e sulla pianta della vite alle persone, per incuriosirle ed affascinarle rispetto a racconti emozionali del nostro territorio, alle scelte che facciamo rispetto i nostri vini ed a qualche aneddoto della nostra vita quotidiana.
La nuova edizione della Caccia al tesoro in vigna avrà anche un aspetto social molto attivo, infatti alcune tappe prevederanno la condivisione di momenti ed immagini su instagram, proprio per incuriosire maggiormente e rendere “virali” le informazioni.
Il gioco è un ottimo modo per imparare, creare un gruppo di gioco è come creare un team di lavoro, il desiderio di vincere dà la carica a tutti i partecipanti che si sentono coinvolti ed immersi nel magico mondo del vino.
Le prossime date della Caccia al tesoro in vigna Monteruello previste saranno il 17 o 18 settembre 2022: non potete mancare!
Quest’anno un po’ anticipata rispetto agli altri anni, ma resta sempre e comunque un momento magico e di grande unione familiare.
La mancanza di piogge di quest’anno hanno permesso all’uva di maturare prima, aiutata dal caldissimo sole che ci ha regalato questa estate.
La nostra vendemmia è tutta manuale, nessuna macchina è ammessa in vigna: vendemmiare per noi significa raccogliere le fatiche ed i sacrifici di un anno, sapere che questi sacrifici diventeranno un miracoloso nettare capace di creare unione, condivisione ed emozione è un aspetto che ci rende molto orgogliosi.
Toccare i grappoli pronti e maturi con le mani (c’è chi non utilizza i guanti proprio per sentirne la consistenza e la vita) è un’azione che ti immerge completamente nella natura e che crea una vera unione con la pianta.
Prendersi cura della vite significa anche accompagnare i grappoli nella cavagna (cesta), evitando che cadano in modo violento, ma che si sentano coccolati fino all’ultimo momento.
La vendemmia è un modo per ritrovarsi in famiglia, vivere un’esperienza meravigliosa che inevitabilmente ti riporta al passato, ai nonni e alla gioia del raccolto.
Vendemmiare è difficoltoso, faticoso ma molto appagante: pensate sempre a cosa ne uscirà dopo e di sicuro il lavoro peserà meno!
Parlando di Pinot nero la prima parola che sicuramente si abbina facilmente è eleganza.
Il Pinot nero è un vitigno estremamente delicato, soffre il freddo e patisce l’eccessivo caldo se privo di ventilazione, per questo la sua cura e la sua crescita dipendono tantissimo dalle mani dell’uomo che se ne prende cura amorevolmente.
Grappoli piccoli e acini piccoli racchiudono un nettare davvero speciale che si può lavorare in tante diverse modalità per ottenere prodotti straordinari e dall’eleganza riconoscibile.
Il Pinot nero che fa passaggio in barrique assume un carattere molto definito e riesce a creare un binomio interessante di morbidezza e determinazione.
l vitigno Pinot nero, vinificato in rosso, origina vini poco ricchi in colore, trasparenti, poco tannici e di spiccata acidità, caratterizzati da sfumature fruttate (ribes, mora, lampone, ciliegia, fragola) e floreali (rosa, violetta) da giovani, e note più fini e complesse con l’invecchiamento (cuoio, sottobosco, tabacco, spezie).
Questo è un vino davvero incredibile che può regalare emozioni e sensazioni davvero diverse ogni volta che lo si beve.
I vitigni aromatici sono una ristretta e ricercata categoria di uve che, come suggerisce l’espressione, sono ricche di sostanze odorose, intense e tipiche, tanto che si conservano anche durante e dopo il processo di fermentazione fino a caratterizzare, in maniera evidente, il profilo aromatico del vino.
I vitigni aromatici nel territorio del Monferrato sono due e molto riconoscibili:
il Brachetto d’Acqui ed il Moscato d’Asti.
Entrambi hanno dei profumi intensissimi, già camminando nel vigneto, quando l’uva inizia ad essere matura, si possono sentire dei profumi meravigliosi che ritroveremo nello stesso vino prodotto con queste magnifiche uve.
Noi abbiamo pensato di valorizzare questi vitigni creando dei prodotti “alternativi” che potessero essere da traino per i classici aromatici che normalmente vengono vinificati in versione dolce.
Quindi con il brachetto abbiamo fatto il nostro super glamour Acqui Brut Rosè, profumatissimo, rosa, elegante e molto accattivante; con il Moscato abbiamo prodotto la versione Moscato secco, un vino davvero interessante, dai profumi intensi, un vino che riporta all’estate ed alla libertà.
Vogliamo così creare un vero e proprio tormentone #diversaentearomatici, un modo per raccontare i vitigni autoctoni aromatici in modo giovane, allegro, emozionale e vero.
Quindi cosa significa? Che il Prosecco viene fatto solo in quelle due regioni, è un vino solo di quel magnifico territorio.
Il nostro Metodo Martinotti quindi non è un prosecco ma un Brut prodotto da une Pinot nero, un’uva molto pregiata e delicata con sentori profumati ed un corpo molto interessante.
In Piemonte il Brut metodo Martinotti non potrà mai essere un Prosecco.
Il Pic nic in vigna è un modo originale per godersi le colline, il vino, la libertà e il relax a stretto contatto con la natura.
Perché il Pic Nic?
Perché è un po’ come tornare bambini, perché è un momento di libertà senza inibizioni e senza costrizioni, perché tutti noi abbiamo bisogno di vivere qualcosa di magico che possa farci sentire bene.
Il pic nic prevede un cestino refrigerato con all’interno i prodotti tipici del territorio del Monferrato, ovviamente accompagnati da una bottiglia di vino Monteruello a scelta.
Questa esperienza vi farà innamorare, vi farà sognare e non vorrete più andare via!
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